Motovibratori – gli azionamenti che muovono il vostro materiale sfuso
I motovibratori sono adatti come azionamento per vibrotrasportatori di qualsiasi tipo. I motovibratori rappresentano il sistema di azionamento preferito per qualsiasi impiego nell'ambito della tecnologia di vibrotrasporto e in tutti i settori, in particolare in caso di portate elevate.
Alcuni esempi di campi di impiego:
- Estrazione da silo
- Drenaggio
- Classificazione
- Aspirazioni polveri
- Vagliatura
- Convogliamento di grandi volumi
- Compressione
- Distacco
- Dosaggio
- Caricamento
- Raffreddamento
- Riscaldamento ed essiccazione
In quanto vibratori, garantiscono un flusso perfetto del materiale:
- Silo e bunker
- Distaffatrici a griglia
- Tubi a gravità e scivoli
- Impianti di filtraggio e riempimento
Ovunque i motovibratori AViTEQ svolgono il loro servizio in modo affidabile. Avvaletevi della nostra esperienza ultra cinquantennale in fatto di tecnologie di vibrotrasporto maturate in tutti i settori.
Vantaggi dei motovibratori AViTEQ
- Disponibili di serie nella versione ATEX per le zone 21+22
- Disponibili di serie nella versione CSA per "Class 1"
- Forniti di serie con conduttore a freddo
- Perfettamente funzionanti in esercizio continuo
- Elevata potenza con dimensioni compatte
- Redditizi
- Tecnologia di fabbricazione all'avanguardia
- Conformi a tutte le direttive CE in materia di azionamenti
- Disponibili anche per ambienti a rischio di esplosione nella versione ATEX per le zone 1+2
- Disponibili anche per reti a 60 Hz e per altre tensioni di rete
Struttura e funzionamento
Il motovibratore è un motore asincrono trifase in cui alle estremità dell'albero del rotore sono applicati in modo eccentrico dei pesi, i cosiddetti sbilanciamenti (pesi centrifughi). Con la rotazione dell'albero si generano delle forze centrifughe, la cui entità può essere variata regolando i pesi centrifughi a motori fermi. Le forze centrifughe generate dal motore fanno oscillare l'utenza (canale, tavolo, stampo) e la massa del materiale da trasportare.
Scelta del motore
A determinare l'ampiezza di oscillazione (doppia ampiezza) sono l'entità della forza centrifuga generata, la frequenza di oscillazione e il peso utile) massa del dispositivo) a cui i motovibratori sono fissati. Le forze che il motore trasmette all'utenza possono essere calcolate a partire dai fattori di accelerazione alle varie frequenze di lavoro e all'ampiezza di oscillazione. L'ampiezza di oscillazione di tutti i motovibratori AViTEQ in funzione dei pesi utili può essere ricavata dalla nostra documentazione stampata. Potrete così trovare rapidamente il motore ottimale. L'ampiezza di oscillazione stabilisce l'altezza massima del microlancio, e dunque la velocità di trasporto teoricamente possibile. Il volume effettivamente trasportato dipende in sostanza dalla sezione di convogliamento, dal peso specifico apparente e dalla propensione al trasporto del materiale sfuso.
Con coppie di lavoro comprese tra 0,1 kg cm e 2.763 kg cm e forze centrifughe fino a 119 kN, i motovibratori AViTEQ sono in grado di muovere dispositivi di oltre 11.000 kg di peso.
All'atto pratico l'ampiezza di oscillazione Sn è limitata da una parte dell'accelerazione che l'utenza è in grado di sopportare, e dall'altro dalla stasi del materiale trasportato in caso di accelerazione insufficiente.
Nota
I motovibratori consentono, a seconda della disposizione, di imprimere all'utenza movimenti oscillatori ellittici, circolari o lineari.
- Gli azionamenti doppi, con rotazione sincrona e contraria, generano una movimento oscillatorio lineare, ad es. nei trasportatori vibranti a canale o intubati.
- Gli azionamenti singoli posizionati nel punto di baricentro generano un movimento oscillatorio circolare, ad es. per la vagliatura.
- Gli azionamenti singoli posizionati oltre il punto di baricentro producono un movimento oscillatorio ellittico, ad es. per la vibrazione di silos.
Indicazioni per la struttura delle utenze
I motori devono essere montati su un meccanismo di azionamento resistente alla flessione, in modo da evitare il rischio di rottura e consentire ai motori di sincronizzarsi autonomamente. Anche un breve funzionamento nel senso di rotazione sbagliato può produrre gravi danni all'utenza. Nel caso di trasportatori grandi e lunghi si impiega un sistema di monitoraggio della vibrazione trasversale, in grado di rilevare anche un senso di rotazione sbagliato. Un vibratore è montato correttamente quando si raggiunge la massima rigidità a fronte di un peso ridotto. Peso ridotto e forte rigidità non sono requisiti contrapposti allorquando i rinforzi sono realizzati con adeguate nervature.